giovedì 14 marzo 2013

La Scelta del Logo


A partire dal 14 marzo 2013 si sono svolti degli incontri finalizzati alla pianificazione delle azioni di pubblicizzazione del Progetto “The Words Found” in presenza dei soggetti promotori, dei soci utenti con disagio psichico e di alcuni volontari dell’Associazione Porte Aperte che hanno aderito all’iniziativa.
La giornata è stata caratterizzata da un brainstorming, sull'eventuale soggetto del logo,  da cui sono emerse diverse idee.
  • Una delle prime idee è stata quella delle “formiche” che, in una prima ipotesi portano le lettere dell’alfabeto e formano il titolo; come seconda ipotesi le formiche stesse formano il titolo;
  • Un’altra idea rilevante è stata quella di un omino stilizzato con un ombrello aperto (sopra la pioggia, sotto il sole) perché si considera il progetto come un “posto sicuro” dal quale potersi riparare dalle “intemperie” della quotidianità;
  • Un’altra proposta è “una serratura” come metafora di cambiamento, passaggio da una condizione nota ad un probabile miglioramento;
  • Dall’idea della serratura parte viene proposta una “chiave” come elemento unico visto come mezzo di svolta e apertura;
  • La quarta idea è quella di “lettere che piovono”: lettere sospese che cadono da un libro di cui quelle che già sono arrivate a terra formano il titolo del progetto;
  • A questa proposta si è pensato di aggiungere un omino stilizzato che le osserva.

Alla fine del primo incontro, attraverso un lavoro di restituzione e sintesi delle idee emerse, sono state scelte le idee migliori rimandando la realizzazione delle bozze dei loghi all'incontro seguente.
Nel secondo incontro il gruppo, composto dai soggetti promotori, dagli utenti con disagio psichico e dai volontari dell'associazione hanno lavorato alle possibili bozze del logo producendo diversi disegni che ricalcassero gli spunti del brai storming. Alla fine, si è arrivati all’idea ultima per il soggetto del logo, ovvero quella di un omino che si ripara sotto un “ombrelibro” e che raccoglie delle lettere che formano la parola “Inclusion”

giovedì 7 marzo 2013

Notizie dai primi incontri...



Si sono conclusi gli incontri di pianificazione delle Azioni del Progetto “The Words Found” in presenza dei soggetti promotori, dei soci e di alcuni volontari dell’Associazione Porte Aperte che hanno aderito all’iniziativa. Il gruppo di lavoro si è confrontato su più argomenti e, oltre ad aver stilato un calendario degli incontri ed una scaletta delle attività della Fase I del progetto, ha elaborato un progetto operativo per l’espletamento delle successive fasi e delle altre azioni progettuali.L'interessante confronto, che ha coinvolto in prima persona gli utenti con disagio psichico, ha permesso di individuare attraverso una sessione di Brain Storming alcune parole chiave legate all'inclusione sociale, alle difficoltà esistenziali dei soggetti con disabilità e ai diritti degli stessi. Attraverso una successiva discussione sui temi emersi tutti i partecipanti hanno individuato una serie di punti di criticità e di punti di forza specifici da approfondire durante la Fase III: Attività di raccolta dati, condivisione delle esperienze e testimonianzeGli argomenti che sono emersi dalla discussione di gruppo sono i seguenti:


  • Maggiore attenzione verso la persona
  • Riforma del sistema pensionistico
  • Disequilibrio tra diritti e doveri
  • Maggiori informazioni sul sistema socio-sanitario e previdenziale
  • Necessità di inserimenti lavorativi mirati
  • Lotta allo stigma (maggiore attenzione all’inclusione sociale)
  • Maggiore conoscenza di ogni tipo di difficoltà sociale
  • Carenza di servizi e disattenzione da parte delle amministrazioni
  • Multiculturalità vs. Cura
  • Importanza delle reti sociali per la crescita individuale
  • Confronto come strumento di crescita
  • Contesto familiare vs. Equilibrio psicofisico
  • Fare una mappatura delle realtà di incontro/confronto (associazioni, cooperative, parrocchie, centri sociali, etc.)





lunedì 4 marzo 2013

Progetto "The Words Found"



Il 7 Marzo ci sarà il primo incontro di pianificazione con i partecipanti, i volontari e i soci dell’Associazione Porte Aperte per la realizzazione della fase di progettazione esecutiva del Progetto "The Words Found". Il progetto verrà realizzato con il supporto finanziario del Programma Gioventù in Azione (Azione 1.2). 

venerdì 1 marzo 2013

Progetto "The Words Found"

Il contesto di riferimento in cui nasce il progetto "The Words Found"  è quello della Città di Palermo dove, per ciò che concerne la salute mentale, si riscontra la cronica carenza di servizi rivolti a tali soggetti; dove le costanti inefficienze delle istituzioni locali portano ad una sottovalutazione della necessità di sviluppare azioni concrete di integrazione sociale; dove la permanenza di pregiudizi e di arretratezze culturali continuano ad essere fonte di un costante disagio sociale per tutti quei soggetti affetti da patologie psichiatriche. L'idea progettuale prende spunto da questioni all'ordine del giorno che, all'interno dell'Associazione Porte Aperte, vengono vissute in prima persona dai volontari, dagli utenti e dai familiari, ovvero della necessità di individuare, riconoscere e dar risonanza, facendosi "Portavoci", di tutti quei bisogni, delle necessità e delle possibili proposte inerenti l'inclusione sociale che per tali soggetti sembrano rimanere perennemente inespresse. L'iniziativa proposta vedrà i partecipanti coinvolti attivamente in un processo di ricerca e di presa di consapevolezza rispetto a problematiche quali l'inclusione sociale di soggetti con minori opportunità, soprattutto di soggetti con disagio psichico. Il gruppo dei partecipanti sarà protagonista attivo durante gli incontri di confronto sul tema fatti con la comunità di riferimento e con l'utenza; durante la raccolta di testimonianze e di dati sulle buone e le cattive prassi sull'inclusione sociale diventando indirettamente promotori di valori quali la solidarietà e la tolleranza nei confronti di soggetti con minori opportunità. Tutto ciò avverrà attraverso la messa in atto di una serie di iniziative svolte dai soggetti promotori, dai volontari, dai soci dell'Associazione Porte Aperte, ivi inclusi soggetti con disabilità psichiche che stanno attualmente seguendo un percorso di riabilitazione psicosociale. La peculiarità dell'idea progettuale sta proprio nella coraggiosa scelta di un tema di notevole complessità, da parte del gruppo dei giovani proponenti, infatti, con esso si tocca un nervo ancora scoperto a distanza di più di trent'anni dalla legge Basaglia (legge 180), ovvero quello della piena inclusione all'interno della nostra società di soggetti con disagio psichico. Le attività proposte, in quanto strutturate attorno ad una metodologia della ricerca-azione, vedranno ogni singolo componente del gruppo protagonista attivo di un processo di crescita sia personale che socio-culturale durante tutta la durata del progetto. La strategia di base sarà quella del "learning by doing", dove sarà privilegiata l'autogestione delle singole azioni progettuali e della messa in atto delle iniziative da parte dei giovani. L'obiettivo generale dell'iniziativa sarà quello di dare la possibilità ad ogni partecipante di potersi sperimentare all'interno di un percorso di conoscenza inerente questioni di interesse comune per poi diffondere i dati prettamente esperienziali ricavati dall'esperienza attraverso l'apertura di un blog, la costruzione di un opuscolo informativo e la produzione di un videodocumento che sintetizzi l'esperienza.

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