Nell'ambito delle attività del Progetto "The Words Found" finanziato dal programma Gioventù in Azione (Azione 1.2) i volontari per tutto il mese di giugno e luglio 2013 hanno seguito e documenteranno le attività del Centro Dedalo. I volontari sono stati a stretto contatto con l'utenza del Centro Dedalo osservando, documentando e partecipando alle attività riabilitativo risocializzanti che sono state proposte. Durante la singolare esperienza si è creato un clima di condivisione e di partecipazione tale da coinvolgere attivamente tutti gli utenti, soggetti con disagio psichico, durante le attività del progetto The Words Found.I volontari del progetto hanno proposto e partecipato ai laboratoriali sul tema dell'inclusione sociale, alle escursioni all'interno della Città di Palermo raccogliendo preziose testimonianze tra gli stessi utenti e tra i familiari. Alla fine del percorso i ragazzi del Centro assieme ai familiari e ai volontari del progetto hanno organizzato momento di incontro e di festa conclusivo.
giovedì 25 luglio 2013
martedì 16 luglio 2013
Documentazione Buone Prassi: La visita al Centro Diurno "Agorà"
Durante le attività di luglio del Progetto "The Words Found", finalizzate alla documentazine di Buone Prassi di inclusione sociale e riabilitazione psicosociale di soggetti in condizione di disagio psichico, una rappresentanza di volontari che partecipano al progetto ha fatto visita al Centro Diurno "Agorà" per documentare gli spazi e le attività riabilitative svolte all'interno della struttura. Per esigenze di privacy degli utenti ospitati ci è stato chiesto di limitarci a fotografare esclusivamente gli spazi e di non fare interviste alle persone che fruiscono della struttura. Per l'occasione abbiamo avuto modo di conversare e di fare alcune domande agli operatori e di intervistare il Dott. Rubino, Responsabile delCentro Diurno Agorà, che ci ha spiegato che il Centro Diurno "Agorà" è una delle Unità Operative del Modulo Dipartimentale 5. Il Modulo 5 si prende cura della popolazione residente nei quartieri Oreto-Stazione, Villagrazia-Falsomiele, Brancaccio-Ciaculli, Settecannoli e nel comune di Villabate. Le altre U.O. del Modulo sono il Centro di Salute Mentale (C.S.M.) sito all'interno dell'ex P.O. Guadagna, e la Comunità Terapeutico Assistita (C.T.A.) "Lares" di via Gaetano La Loggia.
Cos'è il Centro Diurno?
Il Centro Diurno è una struttura riabilitativa semi-residenziale che si occupa di malattie psichiche gravi e persistenti nel tempo. Ai miglioramenti che si possono ottenere con le cure mediche, infatti, la riabilitazione psichiatrica può fornire un ulteriore supporto aiutando i pazienti a mantenere o recuperare capacità quali la cura di sé stessi, il vivere armoniosamente nell'ambito familiare, l'avere amici ed interessi, il prendere iniziative e progettare adeguatamente le proprie giornate e il futuro, etc. La compromissione di queste capacità, infatti, rischia di creare una complessiva condizione di "disabilità" per cui i pazienti tenderebbero a isolarsi, a restare inattivi per gran parte della giornata, a dipendere enormemente dai loro familiari. Il Centro Diurno è, appunto, un servizio in cui, attraverso l'intervento riabilitativo, si cerca di contrastare tale disabilità.
Cosa fa il Centro Diurno ?
I pazienti che vengono "presi in carico" possono fruire di una serie di servizi e attività fra cui:
attività riabilitative
aiuto socio-assistenziale
ascolto e sostegno per la famiglia
Quali attività riabilitative vengono svolte?
Al Centro Diurno sono pianificate una serie di attività che servono ai pazienti come occasioni concrete per impegnarsi, per esprimersi, per favorire il rapporto con gli altri e con sé stessi, al fine di recuperare e sviluppare la qualità della loro vita e di integrarsi nell'ambiente sociale nel modo più attivo ed indipendente possibile. Fra le attività abilitative, ad esempio, ci sono l'esercizio fisico in palestra, il cineforum, il calcetto, il bricolage, la cucina, la lettura del giornale. Si cerca, inoltre, costantemente di creare nuove, ulteriori iniziative che possono meglio aiutare i singoli pazienti a superare le loro problematiche.
Come si accede al Centro Diurno?
Di norma l'invio è effettuato dagli operatori del C.S.M. Se essi ritengono che un paziente possa trarre beneficio dalla frequenza al Centro Diurno ci viene prima segnalato e successivamente viene concordato un primo appuntamento nel più breve tempo possibile. L'incontro tra il paziente (preferibilmente accompagnato dai familiari) e gli operatori del Centro Diurno servirà a presentarsi reciprocamente e sarà seguito da un periodo di frequenza durante il quale si approfondirà la comprensionedelle difficoltà del paziente e delle concrete possibilità di aiutarlo. Al termine di questa fase si potrà stabilire insieme l'effettivo avvio di un programma terapeutico-riabilitativo individuale, i suoi obiettivi e le sue modalità.
Chi sono gli operatori del Centro Diurno Agorà?
Attualmente (luglio 2013) l'organico del Centro Diurno è composto da uno Psichiatra, un Infermiere, un'Assistente Sociale, una Fisioterapista e due Operatrici Socio Sanitarie.
giovedì 11 luglio 2013
Documentazione Buone Prassi: Il Progetto Te.M.La.
Nella fase di documentazione di Buone Prassi di inclusione sociale all'interno della Città di Palermo, alcuni volontari partecipanti al progetto sono stati al convegno di presentazione del Progetto Te.M.La.
Per l'occasione sono stati intervistati la Dott.ssa Valentina Petralia, il dott. Ugo La Mantia presidente della fondazione per le Opere di Carità Rosalia Gentile, e il Presidente dell'Associazione di familiari di soggetti con disagio psichico "Meravilgiosamente".
Il Progetto Te.M.La. (Team di Mediazione al Lavoro), - finanziato con fondi del Programma Operativo Obiettivo Convergenza 2007-2013, Fondo Sociale Europeo, Regione Siciliana, Avviso n. 1 del 2011 per la realizzazione di progetti volti all’inclusione socio-lavorativa di soggetti in condizioni di disagio ed esclusione sociale (Priorità A) - ha come destinatari 18 soggetti con disagio psichico, utenti dei servizi sociali e del Modulo Dipartimentale di Salute Mentale facente capo al Distretto Socio Sanitario 42 della provincia di Palermo.
Il progetto sarà attuato dall’Associazione Porte Aperte in collaborazione con i seguenti enti partner:
- Centro Siciliano per la Formazione Professionale CE.SI.FO.P.;
- Società Cooperativa Sociale "Immagine" Onlus;
- lstituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza Azienda Socio Sanitaria di Assistenza alle Persone A.S.S.A.P. "Istituto Principe di Castelnuovo e Villaermosa";
- Fondazione per le Opere di Carità "Rosalia Gentile".
Obiettivi di sistema: Gli obiettivi di sistema del progetto sono quelli di favorire l’integrazione socio-lavorativa di soggetti in condizione di disabiltà psichica; aumentare il tasso di occupazione reale di questa particolare fascia di popolazione; sperimentare nuove prassi in modo tale da poterle replicare in altri contesti; appianare i concetti di pregiudizio nei confronti di soggetti con disabilità psichica e promuovere un collegamento stabile tra gli interventi di natura socio-assistenziale e gli interventi di politica formativa del lavoro.
Obiettivo Specifico: Attraverso l’iniziativa sarà formata la figura professionale del “Vivaista” specializzato nella coltivazione di fiori e piante ornamentali. Egli curerà e metterà a produzione orti stabili, serre, allevando e selezionando in vivai piante destinate alle coltivazioni agricole e quindi alla commercializzazione.
Azioni Progettuali: Il progetto Te.M.La. si articola in 5 Fasi
Fase 1 – Attività d ricerca e analisi del contesto, inerenti il mondo della disabilità mentale e il settore vivaistico, con il fine di individuare possibili ambiti lavorativi compatibili con le caratteristiche degli allievi in modo tale da captare le reali esigenze del mercato del lavoro in tale settore;
Fase 2 – Attività d formazione in aula dalla durata di 900 ore. Sono previste azioni di counseling, orientamento;
Fase 3 – Attività di Work Experience dalla durata di 900 ore presso terreni apparteenti agli Enti partner (o messi a disposizione da Enti pubblici o privati attraverso la stipula di convenzioni). È prevista l’attivazione di un’area di mediazione (individuata nella funzione del Job Coaching) per facilitare il percorso di transizione verso il lavoro realizzando un legame tra le persone svantaggiate, il sistema formativo e il sistema produttivo;
Fase 4 – Attività di Start up di impresa attraverso la costituzione di una Cooperativa di tipo A e B autonoma per quegli allievi che avranno dimostrato maggiora attitudine e capacità lungo tutto il percorso progettuale. In particolare, si prevede di attivare una consulenza formativa volta a guidare gli allievi nelle diverse fasi della creazione di impresa, dal concepimento alla realizzazione del percorso imprenditoriale;
Fase 5 – Condivisione dei risultati e delle buone prassi a livello locale, regionale e nazionale.
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